Il Generale di Divisione Enrico Barduani, a metà del suo mandato come Comandante della Kosovo Force (KFOR), ha presentato il 14 aprile un dettagliato rapporto al Comitato Militare della NATO, presso il Quartier Generale dell’Alleanza Atlantica. L’intervento ha offerto un’analisi approfondita sull’andamento della missione in Kosovo, delineando risultati conseguiti, progressi operativi e criticità del contesto regionale.

Nel corso della presentazione, Barduani ha sottolineato la determinazione con cui la KFOR continua a operare nell’ambito del mandato conferito dalla Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ribadendo l’importanza di una postura proattiva per affrontare efficacemente le sfide future. “La nostra presenza resta un punto di riferimento essenziale per la sicurezza di tutte le comunità, senza distinzioni di etnia, genere, religione o orientamento politico”, ha affermato.

Nonostante le persistenti tensioni interetniche e lo stallo nel dialogo tra Belgrado e Pristina, la missione NATO continua a garantire un ambiente sicuro, ma il quadro strategico rimane delicato. Il Generale ha evidenziato come la fragilità della situazione politica nei Balcani, unita a crescente tensione sociale e alla necessità di una maggiore coesione internazionale, rappresentino elementi di vulnerabilità che richiedono costante attenzione.

A conclusione del briefing, il Presidente del Comitato Militare della NATO, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal Generale Barduani, elogiandone la leadership e i risultati finora raggiunti, ritenuti fondamentali per sostenere il processo di normalizzazione a guida europea.

Il Comitato Militare della NATO, guidato dall’Ammiraglio Cavo Dragone dal 17 gennaio 2025, rappresenta la più alta autorità militare dell’Alleanza ed è responsabile dell’attuazione delle decisioni politiche assunte dal Consiglio Nord Atlantico.