Oltre 6.000 militari, 120 mezzi e 29 Marine coinvolte in un addestramento ad alta intensità tra tecnologia, cooperazione internazionale e scenari multidimensionali.

Ha preso ufficialmente il 26 marzo Mare Aperto 2025, la più grande esercitazione marittima della Difesa italiana, pianificata e diretta dal Comando in Capo della Squadra Navale. Per le prossime tre settimane, il Mediterraneo Centrale sarà teatro di un’intensa attività addestrativa che coinvolgerà oltre 120 assetti – tra unità navali, sommergibili, aerei, elicotteri e droni marittimi e aerei – con la partecipazione di oltre 6.000 militari provenienti da otto Paesi membri della NATO, affiancati da osservatori di 21 Marine internazionali.

L’esercitazione, che rappresenta un punto di riferimento nel panorama addestrativo europeo, mira a rafforzare la prontezza operativa e l’interoperabilità tra le forze alleate. Accanto alla Marina Militare, saranno impegnati anche assetti di Esercito, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, per testare congiuntamente le capacità di risposta a scenari di crisi complessi e ad alto realismo, inclusi quelli caratterizzati da minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN).

Tra le novità di quest’anno, il debutto operativo di Nave Trieste, la nuova ammiraglia della Marina Militare. Concepita come unità d’assalto anfibio multiruolo, la più grande nave militare mai costruita in Italia dal secondo dopoguerra prende il posto della storica Nave Garibaldi, andando a rafforzare significativamente le capacità di proiezione della Forza Armata.

Grande attenzione sarà inoltre dedicata alla dimensione subacquea, con l’impiego di veicoli autonomi – sia subacquei che di superficie – per la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, settore di crescente rilevanza strategica. In parallelo, si svolgerà anche la ITA Minex25, esercitazione federata dedicata alle operazioni di contromisure mine, che vedrà la partecipazione delle unità nazionali specializzate e del NATO Mine Countermeasures Group (Task Group 441.04).

Sul piano internazionale, la Mare Aperto 2025 segna la presenza di importanti componenti alleate, tra cui il Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2) e la Forza Marittima Europea (EUROMARFOR), quest’ultima attivata per l’occasione sotto guida italiana fino a settembre.

Un altro tassello distintivo dell’esercitazione è la forte sinergia interforze e interagenzia, che coinvolge anche personale civile, centri di ricerca (come CASD, CESI, CESMAR) e il mondo accademico. A bordo delle navi della Squadra Navale saranno imbarcati circa 100 studenti, docenti e ricercatori di vari atenei italiani, per un’esperienza formativa sul campo volta ad approfondire il ruolo della Difesa nella sicurezza nazionale e trans-regionale.

In un contesto globale in costante evoluzione, la Mare Aperto si conferma un laboratorio strategico di cooperazione, innovazione e preparazione operativa, come sottolineato dall’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, comandante della Squadra Navale:

“La Mare Aperto è un banco di prova imprescindibile per le nostre forze, in cui mettiamo alla prova capacità, interoperabilità e prontezza. In questa edizione rafforziamo ulteriormente la coesione delle forze in difesa degli interessi nazionali e della sicurezza marittima.”

Un esercizio che guarda al futuro, ma con solide basi nel presente: Mare Aperto 2025 è il volto operativo di una Marina moderna, integrata e proiettata nel mondo.

Immagine tratta dal sito della Marina Militare