Definire obiettivi, mettere a punto la manovra operativa e affinare ogni dettaglio degli scenari addestrativi: sono stati questi i temi al centro della Final Coordination Conference (FCC), la riunione di pianificazione che segna l’ultima tappa prima dell’avvio della Joint Stars 2025 (JOST25), la più rilevante esercitazione interforze e multi-dominio della Difesa italiana.

Organizzata sotto la direzione del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), la JOST25 entrerà nella fase esecutiva a partire da aprile, con un ampio dispiegamento di risorse in Sardegna. Le attività coinvolgeranno tutte le Forze Armate – Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri – oltre ai Corpi Armati dello Stato, come la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Un impegno corale che abbraccia anche altri ministeri e agenzie strategiche per la sicurezza nazionale.

Oltre 140 delegati hanno preso parte alla settimana di lavori, in una sessione che ha rappresentato non solo un momento chiave nella pianificazione, ma anche un’occasione di confronto tra attori istituzionali e mondo accademico. Alla conferenza hanno infatti partecipato studenti selezionati da prestigiosi atenei italiani – LUISS “Guido Carli”, Università degli Studi di Genova e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – sottolineando il crescente interesse per le dinamiche di sicurezza e difesa da parte delle nuove generazioni.

La FCC segue le precedenti fasi di pianificazione – Initial Planning Conference e Main Planning Conference – e ha focalizzato l’attenzione su interoperabilità e coordinamento tra le componenti coinvolte, all’interno di un contesto che simula scenari complessi, multi-attore e inter-agenzia.

«Esercitazioni come la Joint Stars sono fondamentali per garantire prontezza operativa e capacità di risposta alle sfide contemporanee», ha dichiarato il Generale di Divisione Nicola Piasente, Capo Reparto Pianificazione ed Esercitazioni del COVI, sottolineando il valore strategico dell’addestramento congiunto.

La Joint Stars 2025 si conferma così come banco di prova per misurare la resilienza e l’efficienza del Sistema Paese, in un contesto in cui sinergia e integrazione tra forze diverse rappresentano la chiave per affrontare le minacce emergenti.

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