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Si è conclusa con esito positivo la quinta edizione di AsterX 2025, l’esercitazione spaziale militare organizzata dal Comando Spaziale Francese (Commandement de l’Espace – CDE), svoltasi dal 17 al 28 marzo presso il Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) di Tolosa. L’evento ha rappresentato un importante banco di prova per le capacità spaziali della Difesa europea, richiamando personale militare e civile da 12 nazioni partner, tra cui spicca la significativa partecipazione italiana.

A rappresentare il nostro Paese è stato il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) della Difesa, inquadrato nel Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Il contingente italiano si è distinto per l’elevato livello di integrazione e per i ruoli strategici ricoperti nell’ambito delle cellule operative dell’esercitazione.

L’edizione 2025 di AsterX ha coinvolto 170 partecipanti, impegnati in scenari simulati ad alta complessità per esercitare la pianificazione e la condotta di operazioni spaziali militari congiunte e interalleate. L’esercitazione si è articolata in due fasi: una prima focalizzata sulla risposta autonoma della Francia a minacce emergenti, seguita da una fase di cooperazione congiunta in un contesto di conflitto simulato tra coalizioni.

Particolarmente rilevante il contributo italiano: un Ufficiale del COS ha assunto il ruolo di Direttore del Comando Spaziale della cellula “VERDE”, responsabile del supporto simulato di un Paese alleato, mentre un secondo Ufficiale del Centro Interforze Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) ha guidato la funzione Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) nella cellula “BLU”, dedicata alla pianificazione futura.

Durante l’esercitazione, sono stati simulati oltre 4.000 oggetti spaziali, 18 eventi orbitali e 10 tipologie di minacce, tra cui azioni cyber e il lancio di nano-satelliti ostili. Tra gli scenari previsti anche attacchi contro assetti satellitari amici e la minaccia rappresentata da sistemi di difesa aerea terrestre.

Elemento distintivo di AsterX 2025 è stato l’approccio multi-dominio, che ha visto un’efficace integrazione di ufficiali di collegamento provenienti dai settori aereo, terrestre, marittimo e cibernetico. Una strategia volta a garantire il coordinamento delle operazioni spaziali a supporto delle forze congiunte in tutti i teatri operativi.

L’esperienza maturata dagli Ufficiali italiani in un ambiente multinazionale e complesso si conferma strategica per lo sviluppo delle capacità spaziali della Difesa e per il rafforzamento dell’interoperabilità tra partner NATO ed europei, in uno scenario internazionale sempre più orientato al dominio dello spazio.